Abbiamo raccolto le parole, piene di passione e amore per questa Società, di Giorgio Borgogni.
Lei è conosciuto come una bandiera storica dell’USD Tegoleto. Nello specifico, quando ne è entrato a far parte e qual è il suo ruolo all’interno della società? Si, è dal 1990 che faccio parte di questa società. Ho iniziato come un semplice genitore che seguiva il figlio di dieci anni giocare a calcio. Poi, piano piano, le cose si son evolute. La società aveva bisogno di un nuovo custode dato che quello storico era ormai troppo anziano, e ho accettato la mansione. Col tempo, oltre al custode, ho svolto contemporaneamente il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile Scuola Calcio. In pratica ero impegnato tutto il giorno in società, e per questo da cinque anni ho scelto di riposarmi ma di rimanere affianco del Tegoleto nelle vesti di Segretario Generale.
Dati i tanti anni trascorsi all’USD Tegoleto, cosa rappresenta per lei questa società? Per me il Tegoleto è più di una famiglia. Questa società la sento nella pelle. In più, la vivo come un vero grande tifoso, non perdo una partita! C’è l’ho dentro e fa parte di me.
Come personaggio storico del Tegoleto, e dati i diversi ruoli che ha svolto all’interno della società, quali sono stati i valori che si è sempre impegnato a trasmettere? Con molta tranquillità dico che sin dall’inizio della mia storia al Tegoleto, il rispetto reciproco è stato il valore più bello e al quale ho tenuto particolarmente. Ricordo che nei miei primi anni in società (si militiva in Eccellenza e in Promozione) si era instaurato un bellissimo rapporto di rispetto reciproco tra allenatore, giocatori, genitori e tutte le figure del Tegoleto. Ad oggi non è cambiato nulla, anzi. Continuiamo ad essere un grande famiglia fatta di persone umili. C’è grande collaborazione, sia con la prima squadra che col Settore Giovanile.
Data la sua esperienza in veste di responsabile, quanto è importante oggi per una società di calcio disporre di un Settore Giovanile? È molto importante se non essenziale. Prima di tutto da un punto di vista economico. Molti giovani che figurano bene in prima squadra provengono proprio dal nostro Settore Giovanile. È chiaro che chi non dispone di un Settore Giovanile è costretto a dalle spese maggiori e fa molta fatica. È un elemento essenziale che serve da supporto alla prima squadra. Noi ci stiamo credendo tantissimo e ci stiamo lavorando seriamente. È una fortuna per noi avere grandi numeri ed essere coperti in tutte le categorie del Settore.
Quali sono i momenti vissuti al Tegoleto che lei ricorda con più piacere? Impossibile non menzionare i quasi due anni passati con Maurizio Sarri nella nostra panchina. Sono i ricordi che più mi stimolano e appassionano. Tutti gli anni sono stati belli, ma ricordare le serate in compagnia di Sarri è qualcosa che mi emoziona. Ogni sera, dopo l’allenamento, ci fermavamo per più di un’ora dentro lo spogliatoio a parlare di calcio. Era preparatissimo, si capiva già da allora che sarebbe diventato un grande. Poi, indimenticabile è stata la vittoria del campionato regionale con i Giovanissimi nel 2000-2001. Un grandissimo successo!