“Sicuramente non è facile rimanere lontano dal campo da calcio, specie se ci sei nato e ci hai passato tutta la vita fino ad oggi”. Inizia così l’intervista a Marco Magnanensi, Preparatore Atletico Responsabile del Settore Giovanile Agonistico, dal quale ci siamo fatti raccontare il suo percorso sin qui:
“Ho sempre sognato di lavorare nel mondo dello sport e cosa c’è di più bello di realizzare i propri sogni!? Mi sono diplomato come perito elettrotecnico all’ ITIS di Arezzo per poi frequentare Scienze Motorie presso l’ Università degli Studi di Firenze. Interrompo un anno gli studi perché mi sono trasferito in Sicilia per giocare a calcio nell’ Igea Virtus, che militava nella vecchia C2. Tornato a casa mi sono laureato finendo gli studi all’Università San Raffaele di Roma ed ho iniziato a lavorare in una palestra di Arezzo. Ho alternato il mio lavoro con alcune supplenze nelle Scuole Elementari per poi svolgere il ruolo di preparatore fisico motorio prima nell’ Union Team Chimere, nell’ Orange Chimera e successivamente con il Settore Giovanile dell’ Olmo Ponte. Altra esperienza davvero importante è stata quella con il Sansovino dove contemporaneamente ho svolto il ruolo di preparatore nelle giovanili e giocatore della Prima Squadra, passando dalla Prima Categoria all’Eccellenza. Oggi ho aperto una palestra, la Gold Star Gym, mi divido tra campo e sala con la solita passione”
Attualmente come state curando l’aspetto atletico dei ragazzi: “ Semplicemente, la cosa più logica da fare, visto la situazione è proporre ai ragazzi un programma di mantenimento in attesa che si possa riprendere l’attività al più presto. Inizialmente, quando sembrava che fossimo vicini alla ripartenza dei campionati, abbiamo fornito e svolto degli allenamenti come fosse la settimana tipo. Man mano, abbiamo adattato gli obiettivi al puro mantenimento per non far perdere la forma ai ragazzi e tenerli attivi.”
Parliamo del Tegoleto, visto le tue esperienze passate, che ambiente hai trovato? Quale le tue considerazioni? “È una società organizzata che crede fortemente nella crescita dei ragazzi. Lavora in maniera strutturata, sta creando un vero e proprio modello orientato alla valorizzazione dell’attività di base e all’agonistica. Mi ricorda molto una realtà, la Laterina, dove esordii ormai più di 13 anni fa nel calcio dei grandi. Tegoleto è davvero un bell’ambiente dove poter lavorare con professionalità”.
Quali gli obiettivi specifici per le categorie agonistiche da un punto di vista atletico? Qual è la tua filosofia di lavoro? “Facendo un discorso generale e generico, il programma di lavoro viene innanzitutto stilato in base al periodo della stagione sportiva che si affronta. Il calcio è uno sport prevalentemente aerobico, ma non è da sottovalutare la parte di stabilità e forza specifica. Tutti elementi che devono rigorosamente essere adatti al contesto e soprattutto alla fascia di età dei ragazzi. Fondamentale, ad ogni categoria, è per me valutare il livello degli schemi motori di base, le capacità coordinative e quelle condizionali andando a lavorare in maniera specifica con l’obiettivo di migliorare in maniera graduale ma costante”